Piano Mattei Ricerca e Alta Formazione

Cos’è il piano Mattei

Il Piano Mattei per l'Africa è il progetto strategico di diplomazia, cooperazione allo sviluppo e investimento dell'Italia per rafforzare e rinnovare i legami con il continente, che si basa su un approccio globale e non predatorio. Il Piano prevede sia lo sviluppo di nuovi progetti che il sostegno attivo ad iniziative già in corso, condividendo con gli Stati africani le fasi di elaborazione, definizione e attuazione, con l'obiettivo di portare un effettivo valore aggiunto alla popolazione locale.

Il Governo ha individuato per la prima fase 9 Paesi pilota (Egitto, Tunisia, Algeria, Marocco, Costa d'Avorio, Mozambico, Repubblica del Congo, Etiopia e Kenya), a cui sono stati aggiunti 5 ulteriori Paesi (Angola, Ghana, Mauritania, Tanzania e Senegal) a gennaio 2025, per azioni concrete lungo sei settori di intervento: sanità, istruzione/formazione, agricoltura, acqua, energia ed infrastrutture. Inoltre, potranno essere sviluppate iniziative anche in altri ambiti, a partire dal settore cultura e dello sport. Tra le linee guida del Presidente Meloni vi è la volontà di evitare la frammentazione degli interventi, favorendo la messa a sistema, l'espansione di scala e la multidimensionalità dei progetti, per assicurarne la massima efficacia ed efficienza.

Promosso dalla Presidenza del Consiglio, il Piano è stato formalizzato nel novembre 2023 con decreto convertito in legge nel gennaio 2024, che ha creato una Cabina di Regia, con il compito di coordinare le attività svolte, nell'ambito delle rispettive competenze, dalle amministrazioni pubbliche italiane. La Cabina è composta dai Ministeri interessati e altri soggetti, a cui si sono aggiunti enti pubblici e privati, terzo settore e società partecipate con un DPCM del 6 marzo 2024. Tra di essi, vi sono: il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari (CNSU), la Consulta dei Presidenti degli Enti di Ricerca (ConPER), la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI). Si sono tenute quattro riunioni della Cabina di Regia, nelle date 15 marzo, 24 aprile e 10 ottobre 2024 e 19 maggio 2025.

Il cronoprogramma del Piano prevede la realizzazione di visite da parte della Struttura di Missione nei Paesi selezionati per condividere il programma e l'avvio dei primi progetti pilota entro il primo semestre 2024. Lo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sul Piano Mattei ha ottenuto il parere favorevole delle commissioni Affari esteri della Camera dei Deputati e del Senato. Ad ottobre 2024, la struttura di missione per l’attuazione del Piano Mattei ha trasmesso al Parlamento la prima relazione annuale sullo stato di attuazione del Piano. È in corso di stesura la seconda relazione annuale.

Il contributo del Ministero dell'Università e della Ricerca (MUR) risulta determinante non solo per l'attuazione degli interventi in materia di alta formazione (escludendo le attività professionali relative al vocational training, di competenza del Ministero dell'Istruzione e del Merito), ma anche per il contributo che atenei ed enti pubblici di ricerca possono dare alle altre aree prioritarie, grazie a solide competenze in materia di ricerca applicata e innovazione.

L'implementazione del Piano prevede il coinvolgimento di tutte le energie che il Sistema-Paese Italia può offrire e, quindi, non solo di università ed enti di ricerca pubblici, ma anche del mondo privato. La comunità della formazione superiore e della ricerca italiana può contare su un grande contributo del mondo privato, a partire da grandi imprese, associazioni, atenei ed enti di ricerca privati che operano da anni nel contesto africano.

Il MUR vuole agire da punto di raccordo e sintesi di tutte queste attività in tema di formazione superiore e ricerca che l'Italia può offrire all'Africa, che sono alla base di un solido sviluppo economico e professionale dei Paesi target della strategia italiana. Le iniziative concepite dal MUR mirano a rispondere a necessità specifiche dei Paesi guardando sia al patrimonio di esperienze che l'Italia può offrire, che alla situazione “sul campo”.

Per promuovere le azioni concrete sono state messe in campo visite e incontri internazionali del Ministro. Ad aprile 2024 si è tenuta una visita in Tunisia al seguito del Presidente Meloni, nel mese di maggio una visita del Ministro in Algeria ed una in Libia nuovamente al seguito del Presidente Meloni, e nel mese di giugno una visita del Ministro in Marocco. A gennaio 2025 si è tenuta una visita del Ministro in Etiopia. In occasione di queste visite sono stati sottoscritti Memorandum of Understanding (MoU) su alta formazione e ricerca con Tunisia, Algeria e Marocco e Joint Declaration con Etiopia e Libia. In base a tali MoU sono già stati pubblicati bandi per il co-finanziamento di progetti congiunti con Algeria e Tunisia. Sono state poi ospitate presso il MUR, rispettivamente a novembre 2024 e maggio 2025, delegazioni ministeriali del Sudafrica e della Repubblica Democratica del Congo, con cui si prevede di avviare delle collaborazioni. Nell’ambito della Presidenza italiana del G7 nel 2024 l’Africa è stata inserita tra le priorità del settore scienza e tecnologia coordinato dal MUR. Ne è derivato un bando dedicato per il finanziamento di progetti di collaborazione. Grazie ai bandi PNRR TNE e AFAM sono stati finanziati progetti che coinvolgono università e AFAM africani per complessivi 43 milioni di Euro.