Conferiti medaglia e diploma del Nobel per la fisica a Giorgio Parisi

Messa: premio al merito scientifico e alla libertà della ricerca

“Il Nobel non è solo un premio che riconosce il merito scientifico indiscusso, ma tanti aspetti diversi" ha detto il ministro dell'Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, nel corso della cerimonia per il conferimento a Giorgio Parisi della medaglia e del diploma del Premio Nobel per la Fisica 2021.

"Il Premio è un ponte di pace. La scienza non è neutrale, il suo utilizzo può creare danni all’umanità e il premio Nobel agisce, così come tanti altri premi, come dissuasore morale a un uso improvvido della scienza per l’umanità. Le ragioni sottese alla fondazione del premio invitano a non abbassare l’attenzione sull’uso della scienza che è, e deve sempre restare, una forma di solidarietà. Le nuove scoperte, l’avanzamento delle conoscenze hanno un senso se sono capaci di migliorare le condizioni di vita, non peggiorarle. E questa è una visione etica della scienza che non pone limiti della ricerca, ma concorre a definire un uso responsabile dei risultati applicativi della ricerca".

"Il Premio Nobel - ha proseguito il ministro - premia la libertà della ricerca, lo scienziato deve poter investigare liberamente. La libertà della ricerca è il presupposto della sua esistenza. Ogni ricerca scientificamente valida, ogni singolo ricercatore è una fonte di energia che alimenta nuove connessioni tra idee e rende disponibili conoscenze che, prima o poi, qualcuno, seguendo percorsi del tutto imprevedibili, troverà il modo di utilizzare".

"Il Premio Nobel, inoltre, non insegue il tempo, ne riconosce il valore. I saperi hanno bisogno di tempo. Importare nel mondo della ricerca un modello deviato di successo impedisce alla ricerca stessa di esprimersi adeguatamente, a livelli qualitativi alti. E questo è particolarmente rilevante oggi, in cui il mondo della tecnologia corre veloce, ma il mondo della scienza deve avere i suoi tempi e deve poterli sfruttare al meglio".

"Vorrei ricordare l’effetto più forte che ho vissuto quando abbiamo avuto la notizia dell’assegnazione del Nobel, quello degli studenti di Giorgio Parisi che l’hanno accolto come un vero eroe. Questo è l’aspetto più importante che lega tutti noi: non solo vogliamo fare scienza, non solo vogliamo rispettare i principi fondamentali della scienza quali l’ingegno, la perseveranza, il metodo, la curiosità, ma vogliamo renderne parte i più giovani, vogliamo trasmettere loro l’entusiasmo e fare in modo che i migliori continuatori di questo siano le nuove generazioni. Grazie Giorgio" ha concluso.