Piano Mattei Ricerca e Alta Formazione

Cos’è il piano Mattei

Il Piano Mattei per l'Africa è il progetto strategico di diplomazia, cooperazione allo sviluppo e investimento dell'Italia per rafforzare e rinnovare i legami con il continente. Il Piano prevede sia lo sviluppo di nuovi progetti che il sostegno attivo ad iniziative già in corso, condividendo con gli Stati africani le fasi di elaborazione, definizione e attuazione, con l'obiettivo di portare un effettivo valore aggiunto alla popolazione locale.

Il Governo ha individuato per la prima fase una serie di Paesi pilota (Egitto, Tunisia, Algeria, Marocco, Costa d'Avorio, Mozambico, Repubblica del Congo, Etiopia e Kenya) per azioni concrete e di pronta attuazione lungo sei settori di intervento: sanità, istruzione e formazione, agricoltura, acqua, energia ed infrastrutture. Inoltre, potranno essere sviluppate iniziative anche in altri ambiti, a partire dal settore cultura e dello sport.

Promosso dalla Presidenza del Consiglio, il Piano è stato formalizzato nel novembre 2023 con decreto convertito in legge nel gennaio 2024, che ha creato una Cabina di Regia, con il compito di coordinare le attività svolte, nell'ambito delle rispettive competenze, dalle amministrazioni pubbliche italiane. La Cabina è composta dai Ministeri interessati e altri soggetti, a cui si sono aggiunti enti pubblici e privati, terzo settore e società partecipate con un DPCM del 6 marzo 2024, convocati alla prima riunione il 15 marzo 2024. Tra di essi, vi sono: il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari (CNSU), la Consulta dei Presidenti degli Enti di Ricerca (ConPER), la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI).

Il contributo del Ministero dell'Università e della Ricerca (MUR) risulta determinante non solo per l'attuazione degli interventi in materia di alta formazione, ma anche per il contributo che atenei ed enti pubblici di ricerca possono dare alle altre aree prioritarie, grazie a solide competenze in materia di ricerca applicata e innovazione.

L'implementazione del Piano prevede il coinvolgimento di tutte le energie che il Sistema-Paese Italia può offrire e, quindi, non solo di università ed enti di ricerca pubblici, ma anche del mondo privato. La comunità della formazione superiore e della ricerca italiana può contare su un grande contributo del mondo privato, di progettualità portate avanti da grandi imprese, associazioni, atenei ed enti di ricerca privati che operano da anni nel contesto africano.

Il MUR vuole agire da punto di raccordo e sintesi di tutte queste attività in tema di formazione superiore e ricerca che l'Italia può offrire all'Africa, che sono alla base di un solido sviluppo economico e professionale dei Paesi target della strategia italiana. Le iniziative concepite dal MUR mirano a rispondere a necessità specifiche dei singoli Paesi, guardando sia al patrimonio di esperienze che l'Italia può offrire, che alla situazione "sul campo".