Le scuole superiori per mediatori linguistici nascono dalla trasformazione delle preesistenti scuole superiori per interpreti e traduttori e sono regolate dal Decreto Ministeriale n. 38 del 10 gennaio 2002. Rilasciano titoli di studio equipollenti a tutti gli effetti ai diplomi di laurea rilasciati dalle università al termine dei corsi delle Lauree universitarie in Scienze della mediazione linguistica. I corsi hanno durata triennale, corrispondente a 180 crediti formativi universitari.
Le strutture che appartengono a questa categoria hanno lo scopo di fornire agli studenti una solida formazione culturale, di base e linguistica, in almeno due lingue straniere, oltre all’italiano. L'obiettivo finale è quello di far sviluppare agli studenti specifiche competenze linguistico-tecniche sia scritte che orali, adeguate alle professionalità operanti nell'ambito della mediazione linguistica.
L'accesso alle Scuole per mediatori linguistici avviene dopo aver conseguito un diploma di scuola secondaria superiore, che presuppone anche una adeguata preparazione linguistica di base.
Secondo quanto previsto dal Decreto 3 maggio 2018 , n. 59, le Scuole superiori per mediatori linguistici già riconosciute da almeno 6 anni dall’entrata in vigore dello stesso, possono attivare, previo accreditamento, corsi di secondo ciclo di durata biennale aventi lo scopo di fornire alle studentesse e agli studenti una elevata competenza nell’interpretariato e nella traduzione, una approfondita conoscenza delle particolarità dei linguaggi settoriali e dei relativi ambiti di riferimento, una elevata preparazione nella teoria e nelle tecniche dell’interpretariato e della traduzione e capacità di utilizzare gli strumenti di ricerca e di documentazione tradizionali ed informatizzati, oltre a fornire capacità di concepire, gestire e valutare progetti articolati di traduzione e interpretariato, aspetti professionalizzanti degli obiettivi formativi qualificanti della classe delle lauree magistrale in Traduzione specialistica e interpretariato (LM-94).
I titoli di studio rilasciati all’esito dei corsi di secondo ciclo sono equivalenti alle lauree magistrali della classe LM-94 «Traduzione specialistica ed interpretariato» ai soli fini professionali e concorsuali inerenti all’interpretariato, alla traduzione ed alla mediazione linguistica e non consentono l’ammissione a corsi universitari per l’accesso ai quali è richiesta la laurea specialistica o magistrale.
Per essere ammessi ai corsi di secondo ciclo occorre essere in possesso di un diploma per mediatori linguistici di primo ciclo rilasciato da scuole superiori per mediatori linguistici riconosciute, ovvero di una laurea o laurea magistrale di cui all’allegato 1 lettera a) del regolamento di cui al Decreto n. 59/2018, o di altro titolo estero riconosciuto come equipollente. Ai fini dell’ammissione le scuole superiori per mediatori linguistici, in considerazione della natura professionalizzante del corso di secondo ciclo, valutano, altresì, le competenze linguistiche del candidato e possono attivare percorsi integrativi di potenziamento linguistico per quei candidati che non sono ritenuti in possesso di un livello sufficiente.
L’elenco delle SSML abilitate all’istituzione ed attivazione dei corsi di I ciclo ovvero di II ciclo è disponibile sul portale Universitaly.