Il sistema italiano della Formazione superiore di tipo universitario ed equivalente è composto da istituzioni diffuse su tutto il territorio nazionale, la cui offerta formativa è normalmente articolata su tre livelli, con alcune eccezioni.
Gli istituti universitari sono 99: la maggior parte sono università statali, a cui si affiancano i sette istituti universitari d’eccellenza a ordinamento speciale, le università non statali legalmente riconosciute di tipo tradizionale, e le più recenti università telematiche.
Completano il sistema le Scuole Superiori per Mediatori Linguistici (SSML), legalmente riconosciute, autorizzate a rilasciare esclusivamente titoli di primo e secondo livello.
Le 61 Università statali sono presenti in tutte le regioni eccetto la Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste. La maggior parte sono atenei generalisti (con un numero cospicuo di dipartimenti e di studenti nelle grandi città, più ridotto nelle numerose cittadine universitarie), a cui si affiancano tre Politecnici (Bari, Milano, Torino). Le due Università per Stranieri di Perugia e Siena, fondate con questo scopo agli inizi del XX secolo, sono oggi atenei aperti anche a studenti italiani. Altre piccole università specializzate sono invece l’Orientale di Napoli (nelle lingue straniere extraeuropee), Roma “Foro Italico” (in scienze motorie) e lo IUAV di Venezia (in architettura).
Accanto a loro, esistono 7 Istituti universitari a ordinamento speciale, che costituiscono altrettanti centri di eccellenza della formazione superiore. Tre si trovano in Toscana (IMT di Lucca, Normale di Pisa, Sant’Anna di Pisa), due nelle regioni del nord (IUSS di Pavia, SISSA di Trieste) e uno in Abruzzo (GSSI del Gran Sasso). Nel 2022 si è costituita in istituto indipendente (dall’università “Federico II” di Napoli) la Scuola Superiore Meridionale di Napoli, il primo Istituto universitario a ordinamento speciale del Sud Italia.
Le 20 Università non statali che effettuano formazione in presenza sono concentrate nel Lazio e in Lombardia, anche se sono presenti anche in alcune realtà del nord (Emilia-Romagna, Piemonte, Valle d’Aosta, provincia autonoma di Bolzano/Bozen) e nelle principali regioni del sud (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia). Accanto agli atenei generalisti, vi sono numerosi esempi di istituti specializzati in singole discipline, soprattutto in campo medico e nelle scienze sociali.
Complementari agli atenei tradizionali, a partire dagli anni 2000 sono state introdotte anche in Italia le Università telematiche (attualmente sono 11, tutte di diritto privato), che erogano corsi in modalità e-learning per tutti e tre i cicli della formazione superiore, con l’obbligo di svolgere in presenza solamente gli esami di profitto e la discussione della tesi.
Un’ulteriore tipologia di istituti è costituita dalle Scuole superiori per mediatori linguistici (ex “interpreti e traduttori”), anch’esse non statali legalmente riconosciute. Non fanno parte del sistema universitario in senso stretto, per questo rilasciano diplomi equipollenti a scopo professionale ai corrispondenti titoli accademici di primo e secondo livello, ma che non consentono l’accesso al dottorato di ricerca e agli altri corsi universitari di terzo livello. Sono presenti in 16 regioni: tutte tranne Abruzzo, Friuli-Venezia Giulia, Liguria e Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste.
(Pagina aggiornata il 26 settembre 2023)