Il ministro Bernini rilancia il Polo della ricerca a Brindisi «il territorio cresce se s'investe in formazione»
II ministro Bernini «Agricoltura tecnologica, biodiversità, biotecnologie, aerospazio sono il futuro per i giovani ricercatori del Sud»
Il ministro Bernini rilancia il Polo della ricerca a Brindisi - «Cittadella della ricerca e progetti sul polo Brindisi»
di Pierluigi Potì
Il ministro Bernini rilancia il Polo della ricerca a Brindisi «il territorio cresce se s'investe in formazione»
II ministro Bernini «Agricoltura tecnologica, biodiversità, biotecnologie, aerospazio sono il futuro per i giovani ricercatori del Sud»
Sostenere e valorizzare l'università e l'alta formazione per una crescita (sotto diversi profili) del territorio. Brindisi e la Puglia, sotto quest'aspetto, puntano in alto e il Governo, da par suo, si mostra disponibile ad ascoltare le esigenze e ad assecondare i bisogni, suggerendo al contempo idee e proposte nell'ottica di raggiungere ambiziosi e condivisi obiettivi. La visita ieri a Brindisi del Ministro dell'Università e della Ricerca Annamaria Bernini, accompagnata dai due parlamentari di Forza Italia Mauro D'Attis e Andrea Caroppo, ne è un chiaro segnale. La rappresentante di governo ha avuto un confronto con il sindaco Giuseppe Marchionna sulle opportunità legate alla crescita del polo universitario a Brindisi, rispondendo poi alle domande dei giornalisti, prima di spostarsi a Campi Salentina per un incontro sul progetto di recupero dell'Ex Manifattura Tabacchi fmanziato dal Pnrr nell'ambito degli Ecosistemi dell'Innovazione e denominato Oenovation.
Ministro, Brindisi merita e può avere corsi universitari ulteriori?
«È un territorio che può e deve crescere in tema di università e alta formazione. Questo è il momento giusto e il Governo è pronto a dare il suo contributo. Le potenzialità sono tante e il punto è saperle valorizzare. Ho sentito del progetto della Cittadella della ricerca: non rientra nel Pnrr, ma può comunque contare su altre misure che il Governo può stanziare».
La congiuntura economica impedisce ancora oggi a molte famiglie di mandare i figli all'università: qual è l'impegno del governo per far sì che l'università sia davvero per tutti?
«Un impegno super concreto: già nella legge di bilancio precedente abbiamo messo sul piatto 900 milioni, che significano borse di studio e residenze universitarie. Quello allo studio, del resto, non è un privilegio, ma un diritto e, come tale, deve essere garantito a tutti: bisogna dare quindi concrete opportunità agli studenti capaci e meritevoli, indipendentemente dalle loro condizioni economiche e ovunque ritengano di doverlo e volerlo fare».
Le spese per la ricerca sono tra le priorità che il Ministro Giorgetti intende portare avanti nella manovra di bilancio?
«Assolutamente sì e abbiamo i fondi del Pnrr che possono ancora essere allocati e spesi in maniera più proficua per infrastrutture strategiche su temi che saranno quelli dei nostri studiosi del futuro: agricoltura tecnologica, biodiversità, biotecnologie, aerospazio, tutti ambiti su cui noi abbiamo investito e che fanno grande l'Italia e grandi i nostri studiosi e ricercatori nel mondo».
Tornando al suo ruolo politico, come si sta preparando Forza Italia in vista delle prossime elezioni a Bari, Foggia e Lecce?
«Noi abbiamo un capitale umano straordinario, crediamo moltissimo nella Forza Italia del futuro e nella sua capacità di essere elemento equilibratore del sistema di centrodestra: in tal senso, abbiamo una grande preparazione nell'essere sempre all'altezza dei nuovi elementi di sfida che i territori ci danno. Qui in Puglia si è saputo gestire a livello imprenditoriale e sociale con intelligenza i momenti difficili. Da parte nostra, oltre ad avere la capacità di interpretare il presente, abbiamo anche e soprattutto il coraggio di fare progetti ambiziosi per il futuro. Forza Italia ha le idee molte chiare e non ha paura di fare ragionamenti prospettici di cui avremo a breve delle ricadute positive».