Il 26 settembre la scienza e l’arte abbracciano i cittadini
Laboratori aperti fino a notte fonda, piazze trasformate in teatri della scienza, ricercatori che svelano i segreti del loro mestiere direttamente ai cittadini.
Il 26 settembre l'Europa si accende per la Notte Europea dei Ricercatori, l'evento che da anni abbatte le barriere tra il mondo accademico e la vita quotidiana, portando la ricerca scientifica fuori dai laboratori e dentro le comunità.
La ricorrenza celebra un’iniziativa promossa dalla Commissione Europea, e fin dal 2005 coinvolge ricercatori, enti di ricerca, istituzioni, studenti e cittadini in una grande comunità di divulgazione e scoperta.
Un vero e proprio festival della conoscenza che vedrà protagoniste centinaia di iniziative: dai laboratori hands-on (esperimenti pratici da toccare e sperimentare in prima persona) alle conferenze divulgative, dagli spettacoli teatrali ai concerti, dalle mostre interattive alle visite guidate nei luoghi della ricerca. Tutto gratuito, tutto aperto, tutto pensato per dimostrare che la scienza non è un mondo a parte, ma il motore del nostro quotidiano e del nostro futuro.
Le università e gli enti di ricerca sono certamente i protagonisti principali di questa manifestazione, su tutto il territorio nazionale, ma un elemento qualificante dell’edizione 2025 è l’integrazione con la ricerca artistica. In quest’ambito trova spazio il progetto Enacting Artistic Research (EAR) coordinato dall’Accademia di Belle Arti di Roma e finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Next Generation EU, che mette in dialogo arti visive, scienze e patrimonio culturale, con l’obiettivo di elaborare nuovi modelli di collaborazione tra ricerca artistica e ricerca scientifica e di promuovere forme di intelligenza artificiale collettiva per la produzione e la condivisione di contenuti.
Tra i partner di questa iniziativa figurano istituzioni accademiche e dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica, tra cui le Accademie di Belle Arti di Roma, Brera e Firenze; i Conservatori di Santa Cecilia a Roma e l’Alfredo Casella de L’Aquila; l’INFN; l’Università Politecnica delle Marche e numerosi enti di ricerca.
Il Ministero dell’Università e della Ricerca sostiene e promuove con convinzione la Notte Europea dei Ricercatori, riconoscendone pienamente la validità come strumento di valorizzazione della cultura scientifica, di promozione delle carriere STEM e di rafforzamento del legame tra mondo della ricerca e società, oltre che il valore strategico di progetti come EAR, capaci di integrare dimensioni scientifiche, artistiche e culturali in una prospettiva di sviluppo innovativo e inclusivo.
Programma delle iniziative e degli eventi
Il programma delle iniziative svolte nell’ambito dei progetti finanziati dalla Commissione Europea è disponibile sul sito Notte Europea dei Ricercatori.
Il programma afferente al progetto Society, coordinato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), si trova al link https://www.nottedeiricercatori-society.eu/
Sul sito di Frascati Scienza, nell’ambito del progetto europeo LEAF, è disponibile un programma dettagliato degli eventi con spazi dedicati anche al progetto EAR.
Infine trova spazio nell’ambito della Notte Europea dei Ricercatori anche il progetto Einstein Telescope, con l’Italia candidata ad ospitare un futuro osservatorio di onde gravitazionali, in Sardegna, presso il sito minerario di Sos Enattos. Maggiori informazioni sull’evento qui.