Al via ACTRIS-ERIC, nuovo consorzio per fornire dati su ricerca climatica

Riunisce diciassette Paesi fondatori e darà accesso a un'ampia gamma di tecnologie, servizi e risorse nel campo delle scienze atmosferiche.

L'istituzione di ACTRIS-ERIC concretizzatasi ieri, martedì 25 aprile 2023, rappresenta uno sforzo a lungo termine, iniziato nel 2011, perseguito e condiviso da diversi Paesi europei, per creare un'infrastruttura sostenibile a supporto della ricerca in campo atmosferico e climatico. Grazie ad essa, ricercatori, imprese e più in generale nazioni avranno sempre più accesso alle informazioni chiave sullo stato dell'atmosfera, potranno condividere le migliori piattaforme osservative di ricerca in Europa, e sostenere il processo decisionale con tutte le competenze scientifiche di riferimento.

La Finlandia ospiterà la sede statutaria e gestirà il coordinamento generale, mentre l'Italia gestirà l'accesso ai servizi.

ACTRIS (Aerosols, Clouds and Trace gases Research Infrastructure), con i suoi siti osservativi, costituisce già la più grande infrastruttura di ricerca atmosferica distribuita al mondo e ha consentito negli anni una comprensione più approfondita delle cause del cambiamento climatico e dell'inquinamento atmosferico. Il monitoraggio della variabilità nel tempo e nello spazio dei costituenti atmosferici a breve permanenza in atmosfera (aerosol, nubi e gas in traccia) da 80 piattaforme di osservazione in Europa e non solo, ha fornito, per oltre un decennio, una visione senza precedenti dell'efficacia delle politiche di riduzione delle emissioni in Europa, evidenziando anche i complessi meccanismi di feedback che agiscono sul sistema climatico.

L’Italia è uno dei Paesi fondatori di ACTRIS, e ha avuto da subito un ruolo chiave nel coordinamento dell’infrastruttura europea; oltre alla gestione degli accessi, il nostro Paese gestisce il Data Centre per la componente di aerosol remote sensing e partecipa al centro europeo per la definizione, ottimizzazione e avanzamento delle osservazioni lidar di aerosol e per la determinazione della composizione elementare degli aerosol raccolti al suolo. L’Italia inoltre ospita, in ACTRIS, sette siti osservativi, una camera per misure in ambiente controllato e due sistemi trasportabili per misure atmosferiche.

Il Ministero dell’Università e della Ricerca ha accompagnato sin dall’inizio il processo che ha portato alla costituzione di ACTRIS-ERIC, supportandone, sia politicamente, a livello europeo, sia finanziariamente, la sostenibilità a lungo termine. Il MUR ha contribuito, infatti, con oltre 26 milioni di euro in 5 anni, non solo all’implementazione e all’operatività degli osservatori e delle strutture centrali di ACTRIS presenti in Italia, ma anche alla formazione di giovani ricercatori in campo atmosferico.

Da ACTRIS, inoltre, parte la rete tematica ITINERIS (Italian Integrated Environmental Research Infrastructures System), che include 22 infrastrutture di ricerca del settore delle scienze ambientali, finanziata per oltre 155 milioni di euro per il periodo 2022 – 2025 attraverso la misura “Rafforzamento e creazione di IR nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Maggiori informazioni su questo progetto si possono trovare alle pagine www.actris.eu e www.actris.it.

Decisione e Statuti relativi ad ACTRIS-ERIC sono stati pubblicati nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea ai seguenti link: Decisione e Statuti