PNRR, MUR: in cabina di regia condivise le Linee guida per gli investimenti in ricerca in filiera

Le Linee Guida contengono le indicazioni chiave per accedere agli investimenti nel settore della ricerca in filiera in vista dei futuri bandi per l’assegnazione delle risorse

Si è svolta oggi la Cabina di Regia del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) dedicata a istruzione e ricerca nel corso della quale sono state condivise le Linee Guida definite dal Ministero dell’Università e della Ricerca per 4 Misure della Componente “Dalla ricerca all’impresa” della Missione “Istruzione e Ricerca”.

Le Linee Guida, predisposte con il contributo consultivo del Supervisory Board istituito dal Ministro dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, contengono indicazioni chiave per accedere agli investimenti nel settore della ricerca in filiera in vista dei futuri bandi per l’assegnazione delle risorse.

“Nell’attuare le misure del Pnrr – ha dichiarato il Ministro Messa - i finanziamenti di cui parliamo oggi riguardano la Ricerca in filiera e ammontano a 6 miliardi. Sono risorse che saranno destinate a grandi progettualità. Nell’attuare queste misure terremo conto di vari aspetti, tra cui quello del recupero dei divari di genere, generazionale e territoriali e infine il principio di merito. Tutte le proposte che arriveranno saranno valutate secondo un principio di terzietà. Per quanto riguarda la parità di genere, nelle misure che saranno messe a Bando ci sarà una quota del 40% riservata alle donne. Inoltre tutti coloro, università, enti, imprese, che parteciperanno al bando per la creazione delle filiere dovranno dimostrare di avere al proprio interno un bilancio di genere o una valutazione o un programma della parità di genere”.

Su 9 miliardi di euro di competenza Mur destinati nel PNRR a investimenti nella ricerca, 6 miliardi sono quelli dedicati alla ricerca in filiera e distribuiti in quattro misure per le quali valgono le Linee Guida:

Partenariati estesi alle università, ai centri di ricerca, alle aziende per il finanziamento di progetti di ricerca di base (investimenti per 1,61 miliardi di euro); 

Rafforzamento delle strutture di ricerca per la creazione di “campioni nazionali di ricerca e sviluppo” su alcune tecnologie abilitanti, individuati come Centri Nazionali (investimenti per 1,6 miliardi di euro);

Creazione e rafforzamento di “Ecosistemi dell’innovazione” come leader territoriali di ricerca e sviluppo (investimenti per 1,3 miliardi di euro);

Realizzazione di un sistema integrato di Infrastrutture di Ricerca e Infrastrutture tecnologiche di Innovazione (investimenti per 1,58 miliardi di euro).

Per i primi due filoni di investimento, i Partenariati estesi e i Centri Nazionali, le Linee Guida indicano anche i gli ambiti della ricerca. Sono previste tematiche libere per i restanti filoni di investimento.

 

Nel dettaglio, con gli investimenti nei Partenariati estesi si vogliono finanziare almeno 10 grandi programmi da realizzare individuando le tematiche tra quelle indicate nelle Linee Guida:

  • Intelligenza artificiale: aspetti fondazionali
  • Scenari energetici del futuro
  • Rischi ambientali, naturali e antropici
  • Scienze e tecnologie quantistiche
  • Cultura umanistica e patrimonio culturale come laboratori di innovazione e creatività
  • Diagnostica e terapie innovative nella medicina di precisione
  • Cybersecurity, nuove tecnologie e tutela dei diritti
  • Conseguenze e sfide dell’invecchiamento
  • Sostenibilità economico-finanziaria dei sistemi e dei territori
  • Modelli per un’alimentazione sostenibile
  • Made-in-Italy circolare e sostenibile
  • Neuroscienze e neurofarmacologia
  • Malattie infettive emergenti
  • Telecomunicazioni del futuro
  • Attività spaziali

 

I Centri Nazionali, che si prevede siano 5, sono dedicati alla ricerca di frontiera relativa ad ambiti tecnologici intorno a queste tematiche:

  • Simulazioni, calcolo e analisi dei dati ad alte prestazioni
  • Tecnologie dell’Agricoltura (Agritech)
  • Sviluppo di farmaci con tecnologia a RNA e terapia genica
  • Mobilità sostenibile
  • Bio-diversità

 

Gli “Ecosistemi dell’innovazione” saranno fino a 12, senza tematiche predefinite, con un approccio orientato alle grandi sfide con l’obiettivo di creare e promuovere innovazione per la sostenibilità dei territori.

Le Infrastrutture di Ricerca e le Infrastrutture tecnologiche di Innovazione saranno fino a 30.