XI Settimana Italia-Cina della Scienza, tecnologia e innovazione

Messa: “La collaborazione scientifica fondamentale per affrontare le sfide globali”

Roma, 1° dicembre 2021 – Il ministro dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, insieme al ministro della Scienza e della Tecnologia della Repubblica Popolare di Cina, Wang Zhigang, collegato da Pechino, ha aperto questa mattina l’XI Settimana della Scienza, della Tecnologia e dell’Innovazione Italia-Cina.

È stata l’occasione per rimarcare ancora una volta la rilevanza della collaborazione scientifica, particolarmente nell’affrontare le sfide globali, dall’emergenza sanitaria alla tutela dell’ambiente alla transizione energetica.

«La ricerca e l’innovazione – hanno scritto in una dichiarazione congiunta i ministri – sono dinamiche fondamentali nello sviluppo di ogni nazione e Cina e Italia vantano una storia bimillenaria di scambi e la capacità di coniugare tradizione e cambiamento».

Fisica delle particelle e delle alte energie, materiali avanzati, manifattura avanzata ed energia sono i temi sui quali si concentrano i lavori della XI Settimana Italia-Cina – coordinata per l’Italia dalla Fondazione Città della Scienza di Napoli in collaborazione con il CNR – e costituiscono ambiti strategici nei quali i due governi intendono intensificare la collaborazione.

Il programma bilaterale di cooperazione scientifica e tecnologica avviato 11 anni fa da Italia e Cina punta a valorizzare i sistemi nazionali di ricerca e innovazione, favorendone gli scambi accademici, scientifici e tecnologici nei settori comuni di rilevanza strategica e sociale.

Negli ultimi cinque anni sono stati sottoscritti 87 accordi di cooperazione che si aggiungono ai quasi 900 partenariati tra università cinesi e italiane, i quali coinvolgono non solo i principali atenei dei due Paesi, ma anche quelli minori.

«L’epidemia ha evidenziato come non mai quanto la scienza e la collaborazione tra scienziati siano vitali, non solo per il progresso delle nostre società, ma anche per la loro stessa sopravvivenza» ha detto il ministro Maria Cristina Messa chiudendo la cerimonia. «La scienza ha portato e sta portando a progressi di enorme rilievo, non solo attraverso la tecnologia o la medicina ma anche grazie alla ricerca nei più diversi campi dello scibile umano. Le sfide attuali sollevano questioni scientifiche, tecnologiche e socioeconomiche multiformi e complesse, la cui soluzione richiede il contributo di discipline integrate tra di loro. Questioni come l’emergenza pandemica o l’invecchiamento della popolazione richiedono l’intrecciarsi di competenze integrate e coordinate, in una serie più ampia di innovazioni sociali, economiche e politiche sostenibili nel lungo periodo» ha concluso il ministro.