Tecnologia in aula anche dopo la fine della pandemia

“Utilizzare le esperienze maturate durante la pandemia per rinnovare la didattica e rendere l'università piu' inclusiva”. Sono queste, per il ministro dell'Universita' e della Ricerca Gaetano Manfredi, le opportunita' che gli atenei dovrebbero cogliere quando la crisi sanitaria sara' finita.

“Utilizzare le esperienze maturate durante la pandemia per rinnovare la didattica e rendere l'università piu' inclusiva”. Sono queste, per il ministro dell'Università e della Ricerca Gaetano Manfredi, le opportunità che gli atenei dovrebbero cogliere quando la crisi sanitaria sarà finita.
"L'università e' comunità, ma e' anche un luogo dove si sperimenta il nuovo e si anticipa il futuro, e per far questo bisogna integrare la didattica con le tecnologie", ha spiegato il ministro durante la presentazione online del Report di valutazione del Modello di Didattica a Distanza adottato
dall'Università di Pisa, curato da Human Foundation.


Secondo Manfredi, l'uso della tecnologia in aula anche dopo la fine della pandemia, attraverso una didattica mista, permetterebbe "di raggiungere fasce di studenti che hanno difficoltà a seguire e ridurrebbe la dispersione scolastica che penalizza le performance del nostro sistema universitario.
Inoltre, puo' essere una nuova frontiera della formazione continua", ha aggiunto.


Il ministro ha ricordato inoltre che la didattica a distanza adottata durante il primo lockdown ha "garantito la continuità didattica in un momento storico in cui la gran parte dei servizi e' stata ridotta. Questo risultato e' stato straordinario", ha commentato. Manfredi ha sottolineato pero' che le lezioni a distanza sono un problema per le matricole e per chi ha bisogno di assistenza tecnica, "per questo a settembre abbiamo adottato un sistema blended che ha salvaguardato per quanto possibile la didattica del primo anno- ha spiegato il ministro- perche' eravamo consapevoli che la necessità di ragazzi che entrano all'università richiede una maturità che si realizza anche nel rapporto con i docenti e gli altri studenti. Le scelte fatte hanno consentito al sistema universitario di garantire il proprio contributo alla crescita del Paese".


Infine Manfredi ha aggiunto che nelle analisi delle performance delle università, "a fianco degli indicatori che già utilizziamo, dobbiamo aggiungere degli indicatori di impatto sociale. Non solo pubblicazioni e brevetti ma anche le azioni positive delle università”. (Fonte Agenzia Dire)