Istituzioni AFAM: ripartiti 64,6 milioni per gli organici

Registrato il decreto MUR-MEF: più docenti e personale tecnico-amministrativo

È stato registrato dalla Corte dei Conti il decreto adottato lo scorso 2 novembre dal Ministro dell’università e della ricerca, Maria Cristina Messa, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, Daniele Franco, con il quale è stato approvato il riparto dei 66,5 milioni stanziati dalla legge di bilancio per il 2021 per il settore dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica.

In particolare, circa 64,6 milioni di euro sono destinati all’ampliamento delle dotazioni organiche di Conservatori, Accademie e Istituti Superiori per le Industrie Artistiche (ISIA): risorse davvero importanti per un sistema che negli ultimi vent’anni ha registrato un aumento degli studenti del 50%, una crescita a cui ha fatto fronte con gli organici bloccati.

Il decreto stabilisce che i fondi siano ripartiti in proporzione al  numero di studenti, al rapporto studenti/docenti e alle carenze di organico. Alle istituzioni con un numero di studenti inferiore a 300 possono essere assegnati fino a 600.000 euro, a quelle con iscritti tra 300 e 600 studenti fino a 900.000 euro, e a quelle con un numero di allievi tra 600 e 900 fino a 1,2 milioni, mentre alle istituzioni con oltre 900 studenti possono essere attribuiti fondi che superano tale tetto. Eventuali residui verranno ripartiti tra le restanti istituzioni in proporzione a quanto già assegnato.

Nel mese di dicembre, le istituzioni AFAM possono, quindi, deliberare l’inserimento di posti di docente e di personale tecnico-amministrativo in organico, rafforzando gli uffici e dando stabilità alla propria offerta formativa, per la quale fino a oggi è stato necessario ricorrere a incarichi di docenza esterni e a termine.

Inizia così un percorso di superamento del precariato nell’alta formazione artistica, musicale e coreutica, liberando anche risorse nei bilanci delle istituzioni, che potranno consentire l’avvio di nuovi progetti e investimenti.