Norma per garantire continuità e qualità nei servizi educativi salvaguardando le professionalità di educatori già qualificati
ROMA, 8 ottobre 2025 - Approvata in Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, una norma per tutelare il lavoro e la professionalità di migliaia di educatrici ed educatori che operano nei servizi educativi per l’infanzia, in particolare nelle strutture che accolgono bambini da 0 a 3 anni. Nel disegno di legge - che modifica la legge n. 55 del 2024 sulla disciplina delle professioni pedagogiche ed educative - è stata inserita una disposizione specifica, elaborata dal Ministero dell’Università e della Ricerca, per garantire continuità e qualità nei servizi educativi, salvaguardando le professionalità di educatori già qualificati.
La norma riconosce il valore dell’esperienza maturata da chi, pur in possesso della laurea triennale in Scienze dell’educazione e della formazione (L-19) ma privo dell’indirizzo specifico abilitante, ha lavorato per almeno tre anni – anche non continuativi – nei servizi educativi per l’infanzia.
Per questi professionisti sarà istituito un percorso universitario integrativo semplificato che consentirà di acquisire il titolo necessario per l’iscrizione all’albo degli educatori.
Il nuovo percorso, definito con un successivo decreto del Ministero dell’Università e della Ricerca, potrà prevedere:
- un numero ridotto di crediti formativi universitari (CFU) rispetto all’attuale indirizzo specifico da 55 CFU previsto dal decreto ministeriale n. 378/2018;
- la possibilità di sostituire il tirocinio con l’esperienza professionale già maturata, riconoscendone il valore formativo.
Con questo intervento, il Ministero intende valorizzare le competenze e l’esperienza degli educatori già in servizio, rafforzare la qualità dei servizi per l’infanzia e dare una risposta concreta ai bisogni delle famiglie e delle strutture educative.
