Inclusione e innovazione per ripartire

“Abbiamo bisogno di un'universita' piu' inclusiva che non rinunci pero' all'eccellenza e alla qualita'.
Dobbiamo rimettere al centro l'idea di un'universita' come strumento di trasformazione sociale superando le barriere economiche e culturali”.

“Abbiamo bisogno di un'universita' piu' inclusiva che non rinunci pero' all'eccellenza e alla qualita'.
Dobbiamo rimettere al centro l'idea di un'universita' come strumento di trasformazione sociale superando le barriere economiche e culturali”.  Il ministro dell'Universita' e della Ricerca, Gaetano Manfredi, ha inaugurato cosi' l'anno accademico 2020/2021 della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, soffermandosi su Inclusione, orientamento, ma anche innovazione, le tre grandi sfide che gli atenei sono chiamati ad affrontare. "Noi dobbiamo anticipare questo cambiamento, non seguirlo- ha spiegato Manfredi- Con percorsi sempre piu' multidisciplinari, con una nuova centralita' delle scienze umane e dando nuova centralita' alla formazione di dottorato, che deve sempre piu' guardare anche al mondo industriale". Missioni che si potranno raggiungere solo grazie allo stanziamento di investimenti. "Nel Recovery Plan ci sono risorse importanti sui temi dalla ricerca e della formazione, mi auguro che questo progetto sia gestito con competenza e rapidita' e che possa dare una risposta alle necessita' che abbiamo. L'universita' italiana ha bisogno di piu' giovani e piu' ricercatori,  alla formazione e alla ricerca deve accompagnarsi anche la "formazione del pensiero", un elemento centrale per le universita'.