Ministro Messa: prima misura, ne seguiranno altre. Grazie a università, AFAM ed enti di ricerca per l’immediata mobilitazione
Il Ministero dell’Università e della Ricerca sta monitorando costantemente l’evoluzione della situazione in Ucraina in raccordo, in particolare, con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e con quello della Difesa, per assicurare ogni possibile assistenza e promuovere concrete azioni che possano portare rapidamente all’accoglienza di studentesse, studenti, ricercatori e docenti ucraini.
Per questo, è stato istituito un apposito Fondo da 500 mila euro per finanziare misure di sostegno per studenti, ricercatori e docenti ucraini affinché possano svolgere le proprie attività presso università, istituzioni per l’alta formazione artistica, musicale e coreutica ed enti di ricerca italiani.
La misura, promossa dal Ministro dell’Università e della Ricerca, è contenuta nel decreto-legge che ha introdotto ulteriori misure urgenti sulla crisi in Ucraina e che è stato approvato dal Consiglio dei Ministri del 28 febbraio 2022. L’intervento riguarda sia studenti, ricercatori e professori già presenti in Italia sia coloro che dovessero, in futuro, giungere nel nostro Paese e avere bisogno di accoglienza.
Gli strumenti che potranno essere attivati sono di varia natura. Per gli studenti, in particolare, sono previsti tutti i mezzi per garantire loro il diritto allo studio, partendo dalle borse di studio e dagli alloggi.
«Oltre a esprimere, con fermezza, la nostra condanna a ogni violazione del diritto internazionale e manifestare assoluta solidarietà all'Ucraina, vogliamo aiutare gli studenti, i docenti e i ricercatori ucraini con azioni concrete» ha dichiarato il Ministro dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa. «L’istituzione del nuovo Fondo è una prima misura, alla quale ne seguiranno altre, con cui interveniamo per sostenere la comunità scientifica ucraina, aiutando le Università, gli Enti di ricerca, e le Afam, che ringrazio per l’immediata mobilitazione, ad accogliere gli studenti, ricercatori e docenti ucraini che vorranno proseguire i loro percorsi di studio e di ricerca nel nostro Paese».
Domenica 27 febbraio, in una nota inviata a tutti i rettori delle università italiane, ai presidenti degli AFAM e a quelli degli enti di ricerca, il Ministro Messa ha chiesto di segnalare ogni tipo di disponibilità che le diverse istituzioni ed enti potrebbero mettere in campo, in particolare sotto forma di borse di studio e alloggi, per ospitare studenti, docenti e ricercatori ucraini. Lo ha fatto ricordando anche come la comunità scientifica sia chiamata a manifestare sostegno, solidarietà e vicinanza al popolo ucraino, sottolineando l’importanza della collaborazione per consentire sul piano dell’azione governativa di essere più rapidi nel fornire risposte efficaci alle richieste e alle esigenze che emergeranno nei prossimi giorni.
Ricordiamo che il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale pubblica e aggiorna costantemente le informazioni di sicurezza per i connazionali che si trovano o intendono recarsi all’estero. Raccomandiamo quindi di seguire costantemente gli aggiornamenti del portale Viaggiare Sicuri, nelle schede dedicate ai singoli Paesi (Ucraina e Russia), di seguire le indicazioni delle Ambasciate italiane a Mosca e Kiev riportate sui rispettivi siti web e - per chi si trova nell’area - di registrarsi, se non ancora fatto, sul sito Dove siamo nel mondo”.