MUR, oltre mezzo miliardo in più per le università italiane Sale a 9,2 miliardi di euro il Fondo per il funzionamento degli atenei

Previsti 300 milioni per il piano straordinario di assunzioni del personale. Un fondo ad hoc per il benessere psicologico degli studenti. Più risorse per i dottorati di ricerca

Roma, 25 luglio 2023 - Oltre mezzo miliardo di euro in più. Ammonta a 9,2 miliardi di euro il Fondo per il Finanziamento Ordinario delle università statali (FFO), il principale finanziamento per le attività didattiche e di ricerca e per il funzionamento degli atenei.

Più risorse per gli studenti, maggiori stanziamenti per i dottorati di ricerca, un piano straordinario di assunzioni del personale per le università e attenzione al benessere psicologico dei ragazzi. Sono alcune delle priorità previste dallo schema di decreto firmato dal Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, e con la ripartizione degli stanziamenti.

Al sistema nazionale delle università per il 2023 sono dunque destinati complessivamente 9,2 miliardi di euro contro gli 8,6 stanziati nell’anno precedente (+6,35 per cento). Una parte significativa di questo incremento è dovuto a specifiche disposizioni normative che hanno previsto un vincolo di destinazione per i singoli stanziamenti.

Nel dettaglio, il Fondo per il funzionamento ordinario destina oltre 4,3 miliardi alla quota base, di cui 2,2 miliardi distribuiti sulla base dei costi standard di formazione degli studenti iscritti – con un incremento di 200 milioni rispetto al 2022.

È in totale di 300 milioni di euro, con un aumento di 225 milioni, lo stanziamento previsto per il nuovo piano straordinario di reclutamento del personale per le università avviato nel 2022. A queste risorse si aggiungeranno ulteriori 340 milioni per le nuove assunzioni previste dal 2024 dal decreto ministeriale n. 795 del 26 giugno 2023, ma l’avvio delle procedure amministrative sarà già dal 2023. Raddoppia a 30 milioni di euro l’incremento dello stanziamento previsto per adeguare l’importo delle borse di studio per la frequenza ai corsi di dottorato. Un provvedimento previsto dalla legge di bilancio 2022.

Il Fondo per il funzionamento ordinario degli atenei per la prima volta destina un finanziamento ad hoc per il sostegno e il potenziamento dei servizi e degli interventi a favore degli studenti. Sono 37 i milioni di euro a disposizione delle università per promuovere e favorire l’inclusione dei giovani con una attenzione particolare all’attivazione, o al consolidamento, di servizi di supporto al benessere psicologico, di tirocini curriculari e di placement dei laureandi.

Dai 103 milioni del 2022 ai 122 milioni del 2023: è incrementata di 20 milioni la quota base per gli Istituti ad ordinamento speciale, tra cui il Gran Sasso Science Institute (GSS) dell’Aquila (precedentemente finanziato su un altro capitolo di bilancio), la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste e lo IUSS di Pavia (l’Istituto Universitario di Studi Superiori). Si tratta di istituti che proprio per le ‘speciali’ caratteristiche della loro offerta formativa non consentono di applicare il modello del costo standard che è utilizzato per le università.

Ammonta a 13 milioni di euro (+ 5 milioni rispetto al precedente anno) la disponibilità per gli interventi a sostegno degli studenti con disabilità e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento che dagli 8 milioni di iscritti del 2022 salgono agli attuali 13 milioni. Per il 2023, è di 2,5 miliardi la quota premiale per le università contro i circa 2,3 milioni del 2022. Invariata la dotazione per gli interventi perequativi con uno stanziamento di 150 milioni di euro. E questo anche se per gli atenei è diminuita l’incidenza percentuale (da 1,7% a 1,6%) per via dell’incremento complessivo del Fondo di finanziamento delle università.

 

Il link al decreto:

https://www.mur.gov.it/it/atti-e-normativa/decreto-ministeriale-n-809-del-07-07-2023